Juan Pablo Macias, courtesy WILI – Media Makers
Nato a Puebla (Messico) nel 1974, vive e lavora tra Italia e Messico. La sua opera indaga il rapporto fra sistemi di rappresentazione e affettività e, analogamente, fra il sapere istituzionale e il sapere insurrezionale. Con le sue azioni, gli interventi e la manipolazione di archivi, l’artista intende generare tensioni fra le istituzioni, la pratica artistica, e il campo sociale, allontanandosi dalla scialba semantica mediante la produzione di programmi che agiscono direttamente su corpi biologici, sociali ed economici.
In Messico ha esposto i suoi lavori al Museo Universitario de Arte Contemporáneo – MUAC; al Museo Universitario de Ciencias y Artes – MUCA Roma; al Museo de Arte Moderno – MAM; al Museo Carrillo Gil – MACG; al Museo Tamayo Arte Contemporáneo, e al Museo Amparo in Puebla e Sala de Arte Público Siqueiros – SAPS. All’estero le sue opere sono state esibite al Centro Nazionale di Arte Contemporanea a Mosca; al Musée d’Art Contemporain du Val-de-Marne a Parigi; alla Galleria Playspace a San Francisco; alla Galleria P74 a Ljubljana; alla Fondazione Antonio Ratti, Assab One e al Centro d’Arte Isola in Italia; a Berlino al Künstlerhaus Bethanien, e al centro d’arte autogestito A Certain Lack of Coherence a Porto.
Le sue opere sono state inoltre presentate all’interno della mostra itinerante Emergency Biennale durante la X Biennale di Istanbul, e nella mostra Resisting The Present: Mexico 2000-2012 ospitata nel Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris e nel Museo Amparo nella città di Puebla, Messico. Dal 2012 presenta un progetto in corso intitolato Tiempo Muerto esposto al Kunstraum München, al MUCA-Roma di Città del Messico, al Tranzitdisplay a Praga e all’interno della mostra collettiva Altars of Madness (2013) ospitata al Casino Luxembourg e Confort Moderne a Poitiers.
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